|
di Giovanni Zanolo
VICENZA
Sembrava venisse giù il tendone dopo l’ultimo salto mortale dalla bascula sopra una colonna di cinque uomini. Al termine dell’ultimo numero di acrobati russi, dopo quasi tre ore di animali esotici, contorsionisti e trapezisti alla prima vicentina del Circo di Mosca, lo scroscio di applausi degli spettatori, oltre mille, veniva infatti accompagnato da un… terremoto di calci sul pavimento in legno. Allora ci si guarda intorno, e si capisce solo alla fine dello spettacolo perchè: assieme ai bambini, la quasi maggioranza dei vicentini sono adulti e, a ben vedere, molti anziani, spesso più coinvolti dei piccoli. Certo, al circo di Mosca, realizzato da David Roscoe Orfei e dalla Cdo, per la prima volta a Vicenza, non ci sono solo gli esperti clown Igor e Filippo, ma anche la splendida conduttrice Zaira Montico, noto volto televisivo, a tenere alta l’attenzione fra un numero e l’altro. Certo, sarà stata inoltre la sapiente fusione fra antica arte circense e le più recenti tecniche di spettacolo, con musiche dal vivo contemporanee e tradizionali. Oppure la rara bravura di molti artisti, alcuni dei quali di antica famiglia circense, dagli acrobati Dragomir, al “dislocatore” Araz, «uno dei due al mondo – come ha affermato la diva Zaira – capace di ruotare di 360 gradi le spalle, le braccia e le mani contemporaneamente», all’ammaestratore di leoni e tigri Redy Montico, all’equilibrista dal Kazakistan, fino al verticalista Carlos, vincitore di più premi ai festival di circo under 21, capace di salire fino in cima al tendone appoggiato con una mano sola su un’asta. Ma forse, oltre a tutto questo, è stata più semplicemente l’ottima sintesi fra bravura e intramontabile magia del circo. Abituati infatti alla quotidianità di un mondo sempre più virtuale, fra computer, cellulari e televisione, il circo sa trasmettere quello speciale tipo di emozione per certi versi ancora più coinvolgente di uno spettacolo teatrale. Al circo il pubblico non è dall’altra parte del palco, bensì attorno all’arena, spinto a farne parte. Gli odori sono più forti, la segatura mentre corrono i cammelli arriva sui vestiti delle prime file, il rischio è reale (e tutt’altro che virtuale) delle acrobazie senza rete, come è stato per gli ultimi esaltanti numeri, l’orchestra dal vivo va a tempo con i salti dal trapezio, si ammirano a pochi metri animali splendidi quanto feroci addomesticati come i nostri gatti di casa, cavalli che danzano al passo con due ballerine, e serpenti enormi che strisciano nel cubo di una coraggiosa contorsionista. L’abile interazione dei clown con il pubblico fa il resto. Tutto questo attrarrà probabilmente molti altri vicentini fino al 26 novembre (ogni giorno alle 17 e alle 21,15 domenica 18 e 25 alle 10,30 e alle 17, il 20 e il 21 riposo, mentre il 26 uno spettacolo unico alle 17), anche grazie allo sconto del 60 per cento per chi presenterà il coupon de Il Giornale di Vicenza.
da: “Il Giornale di Vicenza”, 17/11/2007
|
More Stories
Stampa: Circo Sandra Orfei “bloccato” a Caltanissetta: I nostri animali stanno bene
Stampa: Casale Monferrato. #CoronaVirus – la 5a ed.ne di Fantasy rinviata ad aprile 2021
Stampa: Siracusa. Spettacoli a distanza di Loris & Lucilla