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Stampa: «Dal tendone al teatro, effetti speciali per riscoprire l’antico»

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L’intervista ambra orfei show girl «Dal tendone al teatro, effetti speciali per riscoprire l’antico»

Il circo esce dal tendone e sbarca in teatro, declinato in tante letture originali ed evocative. Che ne pensano gli artisti circensi della tradizione? Abbiamo chiesto un parere ad Ambra Orfei, quarant’anni, show girl, erede di una delle famiglie simbolo del circo italiano. È lei a raccontare le evoluzioni di un’arte antichissima, pronta a incontrare il pubblico delle nuove generazioni. Signora Orfei, cosa pensa di questa nuova passione per il circo in teatro? È un fenomeno relativamente nuovo per l’Italia ma già in atto da diversi anni in Europa. Il circo si orienta verso una forma rinnovata, chiamata appunto con termini francesi nouveau cirque. In che cosa consiste? L’arte circense, soprattutto quella delle acrobazie, esce dagli spazi più tradizionali e arriva in teatro dove può contare su nuove suggestioni, luci, effetti speciali raffinati. È una nuova forma con cui presentare i numeri del circo, che sta affascinando il pubblico di ogni età, facendogli riscoprire la nostra antica arte. È il caso, per esempio, del Cirque du Soleil? Sì, questo è l’esempio più noto a livello internazionale. Si tratta di una compagnia che ha alle spalle una grande esperienza e che rappresenta proprio questa nuova strada del circo, con linguaggi poetici che devono colpire lo spettatore. Anche lo spettacolo di Victoria Chaplin è tipico del nouveau cirque, molto bello, raffinato, impressionista, capace di sollecitare la fantasia del pubblico. I circensi tradizionali come reagiscono a queste trasformazioni? Qualche anno fa, quando il fenomeno è iniziato, si percepiva una certa diffidenza, dovuta alla scarsa conoscenza del nouveau cirque. Oggi, la gente del circo ha capito che è un modo per far conoscere il proprio patrimonio culturale a pubblici diversi, senza offuscare, ma al contrario valorizzando, un genere di spettacolo che ha una tradizione millenaria. Anche lei sta affrontando la sfida di portare il circo negli spazi teatrali? Sì. Con «Il piccolo circo del Sole» entro nei teatri con grande successo. La novità è che mi rivolgo al pubblico dei bambini, un po’ dimenticati dal raffinato nouveau cirque, con uno spettacolo pieno di colore. Mi ritengo una pioniera in Italia e proseguirò lungo questa strada. Sa. Ce.

 

da: “La Provincia di Sondrio”, 24/08/2007

24/08/2007 9.59.18

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