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Circo: sogno a due facce per il Sociale Artisti acrobati e prestigiatori senza trucchi in due spettacoli tra reale e immaginario

Como La rarefatta poesia di un circo più sognato che reale, la infantile magia dei numeri degli artisti di strada, riletti dal gesto e dai suoni di altri protagonisti della scena. Le luci e i colori del tendone, che si materializzano tra i paludati velluti rossi di un teatro storico. Queste ed altre suggestioni si potranno cogliere, al teatro Sociale di Como, durante la stagione 2007/8, seguendo un filo rosso davvero singolare, nella matassa di generi e spettacoli che il cartellone di quest’anno propone. È il filone che potremmo definire «circense» e che include due spettacoli importanti e particolari, accomunati dal comune omaggio all’arte del circo e dalla presenza di due raffinate artiste. Si tratta del Circo immaginario, concerto «vestito» di e con Rossana Casale, che sarà in scena il 12 gennaio alle 21, e dell’evento internazionale del programma, ovvero Le Cirque Invisible di e con Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin, il 14 e 15 marzo. I responsabili della sala si sono accaparrati un raffinatissimo show in cui i numeri degli artisti, dei maghi, degli acrobati, vengono riletti con creatività e delicatezza per la gioia di quegli spettatori che, da bambini, hanno amato le atmosfere del tendone circense che faceva tappa in città. La prima tappa di questo viaggio teatrale così particolare e fuori dai consueti schemi è in musica, appunto con Rossana Casale e il suo Circo immaginario. La Casale, che negli ultimi anni si è dedicata con successo al jazz, torna in tour con la sua ultima fatica tra musica e altre forme espressive. Ecco appunto il concerto ? spettacolo che vedremo al Sociale, tratto liberamente dal libro omonimo di Sara Cerri. Lo spettacolo è realizzato con il contributo di Marco Posani, autore di teatro e tv, che ha raccolto aneddoti sulla vita di alcuni grandi artisti di strada del passato, ispirandosi anche a Fellini e a Rodari. La cantante sarà accompagnata da un gruppo di musicisti di estrazioni musicali diverse, dall’etno al jazz al classico, per portare l’ascoltatore a immergersi nelle atmosfere circensi. Di stampo diverso Le cirque invisible, spettacolo storico della coppia Chaplin ? Thierrée. La figlia del grande Charlot e l’attore che ha lavorato con Barrault e Peter Brook propongono un circo poetico e sorprendente in cui si fondono la contagiosa e allegra ironia del protagonista maschile con la lunare sensibilità di Victoria. Lui è un clown, un prestigiatore senza trucchi, che fa uscire dalle sue impossibili valigie variopinte un universo inventato. Lei danza, esegue volteggi, inventa armonie e note dai campanelli e dalle bottiglie. Il circo che vedremo a marzo al Sociale appartiene a quel filone del «nouveau cirque» di cui parla Ambra Orfei nell’articolo a fianco. Si tratta di uno spettacolo innovativo benché abbia ormai una lunga strada alle spalle. Una performance apparentemente fluida e senza sforzo, anche di fronte ai numeri più incredibili che vengono proposti con semplicità infantile al pubblico. Tante e imprevedibili le situazioni: ci sono volteggi, ippogrifi da cavalcare, strani strumenti da suonare, animali che appaiono dal nulla, bolle di sapone, biciclette innamorate e tante altre cose che si trasformano da oggetti di banale e prevedibile uso quotidiano in fonte di meraviglia e di divertimento per chi guarda. Insomma, tra lirica, concerti, prosa impegnata e musical, uno spazio, anche al teatro Sociale, per quegli adulti che vogliano tornare, con raffinatezza, un po’ bambini. Info: 031/270170 o www.teatrosocialedicomo.it. Sara Cerrato

 

da: “La Provincia di Como”, 24/08/2007

24/08/2007 10.25.11

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