Si ritirò dal mondo della boxe nel 1946, con 88 vittorie su 103 incontri disputati
Quaranta anni fa l’addio a Primo Carnera, il ‘Gigante buono’
Era il 29 giugno del 1967 quando il boxeur italiano più famoso nel mondo morì di cirrosi epatica a Sequals. A lui sono stati dedicati francobolli, mostre e film. Sono terminate da poco le riprese della pellicola di Renzo Martinelli, coprodotta da GMG-Giuseppe Marra Communications. Guarda il video. , 28 giu. – (Adnkronos) – Quarant’anni fa, il 29 giugno 1967, moriva a Sequals, in provincia di Pordenone, il pugile Primo Carnera. Il ‘gigante dai piedi d’argilla’, come venne battezzato a causa della sua triste parabola discendente, o il ‘Gigante buono‘, è stato il più grande pugile italiano del Novecento, e riuscì a primeggiare in un campo in cui gli americani sono solitamente i padroni incontrastati, ridando fiato e vigore alla magra tradizione pugilistica italiana.
Carnera non era un uomo rozzo e dotato di soli muscoli. In realtà questo gigante dal cuore d’oro conosceva e da buon appassionato di poesia era in grado di recitare a memoria interi versi del prediletto Dante Alighieri. Chi lo conosceva bene era Nino Benvenuti, anche lui campione del mondo. “Ho vissuto Carnera come un personaggio da emulare. Dopo la sua uscita di scena c’è stata una boxe diversa, forse migliore tecnicamente, ma lui fu l’unico a ottenere una grande gloria. Sarà ricordato sempre da tutti come il ‘Gigante buono'”.
Alto più di due metri, di peso, il boxeur prestò il suo volto alla pubblicità, ai fumetti e al cinema, per il quale interpretò pellicole come ‘L’idolo delle donne’ (1933) e ‘La corona di ferro’ (1941). All’apice della sua carriera Carnera, ‘l’uomo piu’ forte del mondo’, presta il volto ammaccato anche a diverse pubblicità: il Punt e mes, gli elettrodomestici Zanussi, ‘Gigante’ della boxe nacque a Sequals, un paesino a quaranta chilometri da Udine, oggi Pordenone, e a diciotto anni emigrò trasferendosi in Francia, vicino Le Mans, dove trovò un impiego come falegname. Ma, per arrotondare, si esibì anche in numeri di forza nei circhi. Fu proprio qui che, sotto la spinta dello zio che lo ospitava, decise di intraprendere una carriera sportiva agonistica. Siamo nel 1928 ed è qui che iniziò per Carnera l’ascesa verso la conquista del titolo mondiale.
Le tappe della sua faticosa carriera si aprirono con il dramma di Ernie Schaaf, morto dopo il match il 10 febbraio del 1933 seguirono la sfida con Uzcudum a Roma (1933) nel momento di massimo trionfo del fascismo, per concludersi con l’exploit della sua vita, il successo per Ko a New York su Jack Sharkey in sei riprese. Era il 26 giugno 1933 e Carnera diventò campione del mondo dei pesi massimi di pugilato ed era dal 1914 che un incontro valido per il mondiale dei massimi non si disputava in Europa. Memorabile l’incontro che si disputo’ a Piazza di Siena davanti a 80mila persone. Nonostante la fama, tuttavia, non perse mai la sua disarmante spontaneità anche quando si profilò all’orizzonte il triste declino. Perse in maniera rovinosa contro Max Baer, nonostante nel 1937 una sconfitta per k.o. a Budapest contro il rumeno Joseph Zupan venne trasformata dai giornali italiani in brillante vittoria. Primo Carnera si ritirò dal mondo della boxe nel 1946, con 88 vittorie su 103 incontri disputati (70 per k.o.).
Dopo l’addio al ring, Primo Carnera intraprese la carriera nel catch, dal dopoguerra e per quasi diciotto anni, si esibì nell’antesignano dell’attuale wrestling, una ”lotta per la vita” che Carnera affrontò con tour estenuanti sui ring di tutto il mondo per riconquistare quella solidità economica che il pugilato e le traversie della guerra gli avevano negato.
Tornato a Sequals, morì di cirrosi epatica il 29 giugno 34 anni esatti dal suo trionfo mondiale.
A Primo Carnera sono state dedicate mostre e film e un francobollo. Sono terminate le riprese di ‘Carnera’ di Renzo Martinelli, il film prodotto da Mediaset-RTI/Martinelli Film Company Int. in associazione con GMG-Giuseppe Marra Communications che racconterà la storia del grande pugile, dal punto di vista umano più che sportivo. La sceneggiatura porta anche la firma di Alessandro Gassman che, contattato da Martinelli, ha subito espresso il desiderio di partecipare al film che anche suo padre avrebbe voluto realizzare.
Il film, girato in lingua inglese, racconterà le vicende del pugile, dal Carnera bambino al momento in cui la ‘montagna umana’ perde il titolo. Nei panni di primo Carnera il giovane attore, Andrea Iaia.
Poste Italiane emetterà poi il 13 luglio 2007, un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ‘Lo sport italiano’ dedicato a Primo Carnera, nel valore di euro 0,60. La vignetta raffigura, in primo piano a sinistra, un ritratto di Primo Carnera e sullo sfondo è rappresentato il pugile durante un incontro di boxe. Completano il francobollo la leggenda ‘PRIMO CARNERA 1906 – 1967’, la scritta ‘ITALIA’ e il valore ‘euro 0,60’.
Da www.adnkronos.com del 28/06/07
01/07/2007 11.52.47
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