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Stampa: Il circo ritorna alle «radici»

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Per la Festa internazionale in corso a Brescia lo spettacolo «Sang et Or», allestito dalla compagnia Zanzibar

Il circo ritorna alle «radici»

Acrobati, giocolieri, equilibristi e clown. Ma il «linguaggio» è attuale

 

 

di Francesco De Leonardis

C’è la vecchia tradizione del circo alla base di «Sang et Or», lo spettacolo che la Compagnia Zanzibar ha portato alla Festa Internazionale del Circo Contemporaneo. Una tradizione rivisitata e rimeditata che più che sulle singole performance degli artisti si fonda sul lavoro collettivo di un gruppo capace di costruire lo spettacolo giorno dopo giorno, vivendo nello chapiteau come nella propria casa ed operando con la stessa passione e la stessa libertà dell’artigiano che nella sua creazione mette, insieme alla fatica, tutta la sua anima.
«Sang et Or» è fatto da una serie di numeri di acrobazia, equilibrismo e giocoleria eseguiti con grande perizia e legati insieme dagli interventi di un clown, il bravo Joe de Paul, che si avvale della collaborazione di un giovane aiutante, Xavier Lavabre, nel ruolo del garzone incaricato di tenere pulita la pista. I costumi e il trucco degli artisti rimandano agli anni Venti quasi a voler sottolineare che lo spettacolo vuole ricollegarsi ad un modo di pensare e realizzare un circo-circo «pretecnologico», senza effetti speciali e contaminazioni, ma contemporaneo proprio per la capacità di riattingere alla sua essenza originaria.
Jef Odet, capo carismatico della Compagnia Zanzibar, ha voluto con «Sang et Or» creare uno spettacolo dal ritmo teso e veloce, che parla del circo e della sua gente e che sa coinvolgere lo spettatore in un rapporto molto intimo con quanto avviene sulla pista. Il circo, sembra dirci Jef Odet che in pista indossa i panni del direttore, è esercizio continuo, è forza e leggerezza, è rischio e capacità di far apparire naturale quello che è straordinario. È poesia e lezione di vita.
Il pubblico che sta seduto sulle panche sotto lo chapiteau guarda gli artisti probabilmente con gli stessi occhi del giovane Xavier, che osserva ammirato e vorrebbe emulare, giocando magari con il manico della sua scopa, le spericolate imprese degli acrobati. «Sang et Or» racconta anche la storia della formazione di Xavier, della sua vocazione realizzata. Alla fine il ragazzo trova infatti la sua strada d’artista ed è pronto per scendere in pista, tanto che è lui a chiudere lo spettacolo, volteggiando come un acrobata vero sul dorso del cavallo bianco della compagnia.
Tutto esaurito in queste sere sotto il tendone a Mompiano: lo spettacolo proposto dalla Compagnia Zanzibar è stato molto gradito dal pubblico bresciano che ha tributato calorosissimi applausi a tutti gli artisti. «Sang et Or» ha tutte le caratteristiche per piacere ad adulti e bambini, a chi cerca un divertimento immediato e a chi è interessato alle strade nuove che il circo oggi percorre.
Le prossime repliche sono in programma da giovedì 28 a sabato 30 giugno e dal 3 al 5 luglio, con questi orari: giovedì 28 alle ore 22, venerdì 29 alle 20 30 giugno, 3 e 4 luglio alle ore 22, il 5 luglio alle ore 11 del mattino.
Sempre al Parco Castelli, continuano anche – in quattro repliche quotidiane – gli spettacoli del Tof Théater in «Bistouri» e della Compagnia Tro-Héol in «La Mano»: orario di inizio 19.30, 20.15, 21.40 e 22.45 fino a giovedì 28 giugno.
L’ultimo spettacolo della Festa del Circo contemporaneo è «Gaff Aff», in programma (in prima nazionale) dal 27 al 29 giugno in Castello. Praticamente la Festa si chiuderà proprio dove è iniziata…

da: “BresciaOggi”, 26/06/2007

 

26/06/2007 14.32.28

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