«Bravo ragazzo io?»
Fabrizio Frizzi è il “re” dell’estate: con un preserale e un primetime sulla Rai conclude un anno magico. E adesso pensa al futuro con la sua Carlotta
Il ritorno in video dopo un periodo buio in una fascia “sottotono” come quella della mattina, il successo e la popolatità ritrovate, e ora un’estate a tutta birra con l’impegno contemporaneo su due programmi: Soliti ignoti su Rai Uno e Circo Massimo su Rai Tre, rispettivamente in preserale e primetime. Un periodo magico per Fabrizio Frizzi, classe ’58, 30 anni di carriera tra radio, teatro e televisione e più di 2.300 trasmissioni realizzate tra quotidiane, settimanali e speciali. L’abbiamo sentito alla vigilia dell’esordio del Circo Massimo Show, in onda su Rai Tre in prima serata per otto mercoledì.
Frizzi nel preserale di Rai Uno al posto dei pacchi di Flavio Insinna, Frizzi in prima serata su Rai Tre con il Circo Massimo. Insomma, Frizzi è il “re dell’estate”!
Magari! Lo prendo come un augurio. L’anno è partito benissimo e finisce ancora meglio. Circo Massimo è una trasmissione in cui credo molto.
Il circo d’estate è un classico dei classici: funziona sempre?
Sì, è decisamente una tradizione per l’estate di Rai Tre. Nelle scorse edizioni, con Filippa Lagerback e con , le troupe Rai erano ospitate nei tendoni degli spettacoli circensi. Questa volta è esattamente il contrario: abbiamo creato uno studio enorme poco fuori Roma, abbiamo un grande direttore artistico che ha chiamato a esibirsi i più bravi circensi in circolazione. Il risultato è uno spettacolo eccezionale: di fronte a molti numeri sono rimasto letteralmente senza fiato.
Lei è conosciuto come un amante degli animali: ci saranno numeri che li coinvolgeranno?
Non sono in programma molti numeri con animali, e comunque nessuno che offenda la loro dignità. Oltretutto si tratta di bestie nate e cresciute in cattività e trattate benissimo: sono andato personalmente a controllare.
Il preserale dei Soliti sospetti mette un po’ di tremarella anche a un professionista navigatissimo come lei?
Io la tremarella ce l’ho sempre. Ogni volta che mi metto in gioco ho il timore di non essere all’altezza. In realtà questo è un progetto che è partito a metà maggio, quindi non ho avuto poi tutto questo tempo per aver paura: oltretutto ero troppo impegnato a prepararlo. Fortunatamente ho potuto contare su un’ottima squadra.
Identità nascoste è un programma “giallo”, è un amante del genere?
Sì, mi piace molto. Se avessi tempo mi vedrei tutto: anche la Signora in Giallo, anche Rex! Vuoi mettere? Rex è il programma perfetto da guardare mentre si mangia il riso in bianco. Hai presente il riso bollito con un filo di olio d’oliva e il parmigiano. Ecco, Rex e riso in bianco: la perfezione.
Preserale uguale tremarella. Non parliamo poi della prima serata. Che opportunità offre invece a un artista lavorare in una fascia oraria come quella di Cominciamo Bene?
Enormi. Cominciamo Bene è stato un rientro soft, il migliore che potevo sperare. È stato una scelta azzeccata per me e anche per chi mi ha scelto. Un programma di contenuti, quasi giornalistico, che mi ha fatto crescere molto: ho avuto la possibilità di toccare con mano l’attualità, nel senso di “vita vera, vissuta”, di problemi di tutti i giorni, di mondo reale. E poi ho trovato un’amica, di Elsa Di Gati ho una stima immensa, anzi di più: le voglio proprio bene!
Come si sopravvive a una carriera che assicura in se stessa alti e bassi?
Non si sopravvive! C’è stato un periodo in cui ero molto, troppo attento, a ogni cosa. Avevo il terrore di sbagliare. Le mie vicende (dopo il grande successo Frizzi ha avuto un periodo di “black out”, ndr) mi hanno tolto di dosso questa paura. Toccare il fondo ti fa capire cosa funziona e cosa no: alla fine è pure un bene, puoi farne tesoro. E poi, diciamolo, i veri problemi sono altri. Ecco, oggi sono più aperto: sarà l’avvicinarsi dei 50 anni, ma ho rivisto le mie priorità.
Bravo, educato, gentile, il viso pulito, la parlata forbita, impegnato nel sociale, sportivo e amante della musica. Non teme di essere un po’ noioso?
Ma non è vero! Del bravo ragazzo ho soltanto la faccia. Io sono il più trasgressivo di tutti. Chi dei miei colleghi ha fatto corse in macchina? Chi ha avuto il coraggio di litigare pubblicamente con i direttori di rete? Anche la mia storia con Rita Dalla Chiesa (lei ha 11 anni più di lui, ndr), adesso è normale che ci sia una differenza di età tra lei e lui, ma all’epoca fu uno scandalo! Abbiamo avuto tutti contro, abbiamo rischiato anche delle ricadute professionali, ma siamo andati avanti. Poi la storia è finita principalmente perché io ho un pessimo carattere.
Bravo ragazzo e galantuomo…
Ma no, è davvero così. Non sono sempre un bonaccione.
A proposito di cattivo carattere. Novembre 2002, lei dichiara a Sorrisi e Canzoni: «Ho deciso, con questa Rai Uno non lavoro più!», più un sacco di altre cose… Quella fu l’unica occasione in cui “perse il controllo” pubblicamente, ricorda?
Quella intervista me la ricordo eccome, rappresenta una sorta di “punto di non ritorno” di quel Fabrizio di cui parlavo prima, quello col terrore di sbagliare, quello preoccupato perché il telefono aveva smesso di suonare. È stato un momento complicatissimo della mia vita, e forse in quell’occasione ho tirato fuori un po’ troppi rospi.
C’entrava Miss Italia… Lei che se ne intende, dopo 15 edizioni, alla fine sarà davvero a condurre la kermesse?
La mia è un’opinione filtrata perché conosco bene alcuni protagonisti della vicenda e altri meno. Comunque: è bravissima, ma abbiamo visto che non dà il meglio nelle trasmissioni tradizionali. Un’alternativa di cui si parla è Milly Carlucci, che in questo è un po’ sorella mia, come stile diciamo. Carlo Conti se n’è chiamato fuori da quel che ho capito…
E se dovessero chiamare Fabrizio Frizzi?
Il mio cuore per Miss Italia è tenero come quello di Baudo per Sanremo. Diciamo che se arrivasse una proposta formale non sarei insensibile. Certo, il lavoro da fare è tanto e il tempo è poco, dovrei pensarci bene. Insomma non vorrei fare figuracce proprio sul palco di Miss Italia, non me lo perdonerei. Vorrei fare come Baudo, che è tornato a Sanremo e alla grande. Certo, vorrebbe dire non fermarmi un momento tutta l’estate, ma sono stato fermo fin troppo tempo, no?
Ma come! Stakanovista proprio ora che ha dichiarato a un settimanale di volersi sposare con la sua Carlotta Mantovan e magari mettere in cantiere un bebè…
Ho quasi 50 anni, il mio orizzonte non può che essere a 360 gradi, ma ho sempre meno tempo… È naturale mettere tanta carne sul fuoco, devo stringere i tempi.
Miss Italia la fa qualcun altro e lei se ne va in vacanza con la fidanzata. Dove?
Al mare senza dubbio, dal 1994 sono un patito del gommone. Mi piace cercare la calettina giusta e quando l’ho trovata mi metto a domire.
Povera Carlotta! Non si annoia?
Ma no! Facciamo anche vacanze adatte a lei, tanti viaggi. Ma per me dormire è vitale, recupero le forze.
Nessuno le ha mai detto che il sonno non si può recuperare? Che quando è perso, è perso?
Non è vero, giuro, se sono sopravvissuto a quest’anno di lavoro è perché sono riuscito a domire: almeno 6/7 ore per notte. E poi però a volte facevo dei bei recuperi di 10 ore filate!
Niente da fare, Frizzi è proprio un bravo ragazzo…
Da www.libero.it del 15/06/07
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