Presentato ieri in Loggia il cartellone dell’ottava edizione della rassegna, al via venerdì 15 giugno con un imperdibile «Notturno»
Festa del Circo, ritorno al passato
Si alzeranno ancora gli amati chapiteau in Castello e al Parco di Compiano
Tutti gli spettacoli
sono in prima
nazionale, quello
di Cheptel Aleikoum
è un’esclusiva
per Brescia
di Antonio Sabatucci
Si annuncia l’estate e Brescia si prepara ad accogliere internazionale del Circo contemporaneo. Si tratta di un ritorno poiché, come sapete, l’estate scorsa la rassegna era stata sostituita da PiùFestival, un cartellone di spettacoli assai sofisticati ma che operarono una forte selezione del pubblico, al punto che il direttore Gigi Cristoforetti in un’intervista al nostro giornale ammetteva con grande sincerità che aveva commesso un errore nel puntare tutto sulla ricerca e annunciava che avrebbe ripreso la vecchia strada della Festa internazionale del Circo. E così si alzeranno di nuovo gli chapiteau a Brescia, in Castello e nel Parco dei Circhi di Mompiano, due luoghi ormai depositati nell’immaginario del pubblico della Festa.
Che quest’anno giunge all’ottava edizione, con sei spettacoli di cui due dichiarati da Cristoforetti «imperdibili»: «Notturno per musica e circo» della Compagnia Le Cheptel Aleïkoum, e «Sang et Or» del Cirque Zanzibar.
Dopo la presentazione romana, il programma ieri mattina è stato illustrato in Loggia dal sindaco Paolo Corsini, che era affiancato da Rosangela Comini, presidente della Fondazione Asm, e da Agostino Mantovani, presidente della Fondazione Brescia Musei, i due partner principali del Comune, molto calorosi rispetto all’iniziativa. Così come erano entusiasti del programma anche gli sponsor, Marsh, Fineco Leasing, Freccia Rossa, che hanno partecipato all’incontro con i loro rappresentanti.
Corsini ha voluto subito fornire la chiave di lettura della Festa: la sua apertura al nuovo («Aleïkoum». ha detto il sindaco, in arabo vuol dire «verso tutti»), la sua disponibilità al confronto con linguaggi e culture lontane e diverse, sono il sintomo del cambiamento che la nostra città sta attraversando. «La città con del circo – ha sottolineato Corsini – diventa un grande palcoscenico aperto sul mondo».
Agostino Mantovani ha sottolineato come Brescia venga guardata con curiosità al di fuori dei suoi confini, soprattutto in Germania, da tre anni a questa parte, dopo il boom delle grandi mostre mentre Rosangela Comini metteva in risalto l’occasione che offre per un incontro tra le generazioni, visto che il pubblico spazia dai bambini agli anziani.
Dopo le parole di soddisfazione degli sponsor, è toccato a Gigi Cristoforetti illustrare il cartellone, che quest’anno è basato su una scommessa: le teniture lunghe. Di solito in questo tipo di rassegna gli spettacoli sono presentati in una sola serata, un «mordi e fuggi» che consente di concentrare gli spettatori risparmiando sui costi. Invece stavolta gli allestimenti si fermeranno per più giorni: dalle sette repliche della Compagnia Le Cheptel Aleïkoum, alle nove di «Sang et Or» della Compagnia Zanzibar.
La rassegna si aprirà il 15 giugno, proprio con l’«imperdibile» «Notturno per musica e circo» che andrà in scena nella Fossa Viscontea del Castello. Qui gli attori di Le Cheptel Aleïkoum accompagneranno il pubblico lungo un percorso ricco di sorprese, dove troveranno installazioni, invenzioni e anche da bere, oltre a godere dei virtousismi acrobatici di questi straordinari interpreti del «nuovo circo» francese. Nel corso delle repliche gli spettatori potranno anche vedere le «Creazioni visive» allestite dall’artista contemporaneo Domenico Franchi.
Con l’altro spettacolo «imperdibile», «Sang et Or» della Compagnia Zanzibar, terzo titolo della rassegna, le acrobazie (stavolta al Parco dei Circhi di Mompiano) poggiano su un manto poetico antico, intriso di spirito nomade e libertario, espresso in un linguaggio che tende alla purezza del gesto circense.
Prima della chiusura con gli svizzeri della Compagnia Zimmermann & De Perrot, che presentano in Castello «Gaff Aff», uno spettacolo che ha al centro un gigantesco giradischi che si trasforma in giostra con effetti alla Buster Keaton, assisteremo al Parco dei Circhi di Mompiano a tre spettacoli con marionette che producono in scena esiti diversi tra di loro: si va dal fascino onirico delle marionette di «Mitoyen» del gruppo francese LàOù, al senso di inquietudine che suggeriscono quelle de «» della Compagnia di origine spagnola Tro-Héol, dove il protagonista è un arto artificiale che non vuole farsi addomesticare dal suo nuovo padrone per finire con il folle ospedale da campo gestito da due chirurghi-fai-da-te, di «Bistouri» di Alain Moreau, presentato dal gruppo belga Tof Théatre.
Tutti gli spettacoli sono in prima nazionale, mentre «Notturno per musica e circo» di Le Cheptel Aleïkoum è prodotto in esclusiva per Brescia. Che cominci.
Da BresciaOggi del 18/05/07
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