Circusfans Italia

IL PORTALE DEL CIRCO ITALIANO

I «signori del circo» salutano Willy

I «signori del circo» salutano Willy

I «signori del circo» salutano Willy

SONA. Le più grandi famiglie circensi hanno partecipato ai funerali di Adriano Togni. Per gli Orfei c’erano Nando e Walter Nones

di Marzio Per bellini

Sona. Il circo si è fermato a Sona. Ai funerali di Adriano «Willy» Togni sono arrivati da tutta Italia, dall’Austria e dalla Grecia: c’erano gli Orfei, i Bellucci, i Medrano, i De Bianchi, i Caroli, i Gerardi, gli Jars, i Carbonari. I grandi vecchi del circo non si vedevano da anni e si sono ritrovati per rendere omaggio all’ineguagliabile domatore di elefanti morto all’età di 77 anni. Ora anche lui, come il fratello Bruno, il papà Ferdinando e la mamma Alba, riposerà nel piccolo cimitero di Sona. «Non siamo originari di qui ma la mia famiglia lo ha scelto perché è un posto tranquillo» dice Daniele, il nipote, «c’è tanto verde e una bellissima vista sulla vallata, il luogo ideale dopo aver passato la vita in mezzo alla confusione e in giro per il mondo».
Un mondo ieri stipato nella piccola chiesa di S. Salvatore, in piazza Vittoria. Bagnati per la pioggia battente, in silenzio e raccolti davanti alla bara ricoperta di fiori gialli e arancione, c’erano acrobati, trapezisti, giocolieri, contorsionisti, clown. Alcuni fermi da anni, altri ancora in attività. In mezzo a loro Cesare, lo «zio», che dall’alto dei suoi 83 anni, dei Togni, è il «capofamiglia». Modi gentili, occhialoni e cappello a tese larghe, lo «zio» ricorda un po’ lo scrittore Camilleri. «Questa vogliamo considerarla una festa», dice con un velo di tristezza mentre stringe mani, abbraccia vecchi amici e si sforza di sorridere. Tra questi anche Nando Orfei, impeccabile nel suo completo grigio. «Abbiamo nomi diversi», dice, «ma siamo una grande famiglia, noi siamo il circo, del quale Willy era un grande rappresentante». «La vita è una cosa strana», aggiunge, «Willy nei suoi numeri ha rischiato la vita mille volte e l’ha sempre spuntata, e poi arriva una malattia e te ne vai per sempre». Ma si rischia la vita nel circo? «Questo braccio me lo hanno riattaccato», racconta, «me lo ha staccato un leone con un morso, era scappato dalla gabbia e stava assalendo dei bambini e io mi ci sono buttato sopra, se non lo avesse abbattuto un carabiniere mi avrebbe staccato pure la testa». «Per il mio gesto Pertini mi ha premiato con la medaglia d’oro al valore civile». E dopo un attimo di pausa aggiunge: «Il circo è un mondo che la gente fa fatica a comprendere fino in fondo, noi siamo degli erranti e quelli con un tetto sopra la testa ci guardano con diffidenza, ma la magia di un tendone è inspiegabile, non si può raccontare, potevo guadagnare tanti soldi come attore, ho fatto tanti film, anche con Fellini in “Amarcord” e nei “Clowns” e con Comencini nell’”Ingorgo”, ma alla fine sono tornato a casa, in pista, perché non ne potevo fare a meno, questa è sempre stata la mia vita e continuerà ad esserlo».
Come lo è sempre stata per Walter Nones, marito di Moira Orfei. «Willy», dice, «e non lo dico perché non c’è più, era una persona eccezionale, quello che ricordo di lui sarà sempre la sua profondissima umiltà, una qualità sempre più rara».
Emozionato anche Egidio Palmiri, presidente dell’ente nazionale circhi. «Una grande perdita», dice con gli occhi lucidi, poi si guarda attorno e aggiunge: «Quanta gente, alcuni nemmeno li conosco e tanti non li vedevo da anni». Poco più in là, in silenzio, composta nonostante il dolore, la famiglia Togni: tra loro la moglie di Willy, Cristine Jacobson, il figlio Marco, (Loris è in Cina per una tournée), il fratello Enis con i figli, Flavio e Daniele.

Da L’ Arena.it del 05/05/07

Visita la nostra sezione

IN RICORDO DI….. le pagine della memoria

 

CIRCO AMERICANO TOGNI

 

I «signori del circo» salutano Willy

 

 

 

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto

Translate »
error: I contenuti sono di proprietà di www.circusfans.eu - Contents are owned by www.circusfans.eu.