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Stampa: L’ Embell Riva a Napoli

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Il circo, cento anni ma non li dimostra

 

ROSARIA BISCEGLIA Un vecchio film lo definì «il più grande spettacolo del mondo» ed oggi sembra tornato di gran moda, tra spettacoli televisivi e reality show. Dal vivo, però è sempre meglio e l’occasione non manca: da venerdì scorso e fino al 28 novembre l’ippodromo di Agnano ospiterà gli artisti del Circo Embell Riva, i cui predecessori portarono il loro spettacolo per la prima volta a Napoli esattamente un secolo fa. Uno show che, a dispetto del tempo che passa, continua a lasciare il pubblico con gli occhi sgranati ed il fiato sospeso, dinanzi alle stupefacenti acrobazie. Il circo Embell Riva ha una lunga tradizione ed affonda le sue radici in una vicenda che somiglia alla trama di un film: la compagnia fu fondata da Armando Bellucci, figlio di farmacista e studente in medicina, quando gli esplose la passione per l’arte circense o, per meglio dire, per la cavallerizza circense Maria Lelli. Il giovane Armando abbandonò famiglia e studi per fondare il circo Arbell e si presentò per la prima volta al pubblico napoletano esattamente cento anni fa: il 18 novembre 1906 al teatro Politeama. In seguito uno dei figli di Armando, Emilio Bellucci, sposò Italia Riva, anche lei figlia di una famiglia circense, e fondò il circo Embell Riva. Da allora la famiglia Bellucci si esibisce in Italia ed in Europa con grande successo. Nel 1986 l’Embell Riva ha rappresentato l’Italia ed è stato premiato al prestigioso Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, mentre nel 1999 Mario Bellucci ha fatto parte della giuria per lo stesso Festival nel 1988, inoltre, gli artisti circensi sono stati ricevuti da papa Giovanni Paolo II ed hanno preparato per lui un breve spettacolo privato nella sala Nervi del Vaticano. Alla fine degli anni ’90 il circo dei fratelli Bellucci ha intrapreso una proficua collaborazione con alcuni artisti della scuola circense russa, ampliando così un repertorio tradizionale che però cerca di aprirsi all’innovazione attraverso il lavoro dei giovanissimi delle nuove generazioni della famiglia. Molte nuove leve del circo Embell Riva sono diplomati o frequentano i corsi presso l’Accademia di Arte Circense italiana prima a Cesenatico ed ora è nella sede originaria a Verona anni di studi e poi di lavoro duro con un unico obiettivo: proporre al pubblico uno spettacolo sorprendente. Accompagnati dal vivo dall’orchestra del maestro Igor Valsievich, sotto il tendone del circo Embell Riva si susseguiranno i numeri di acrobati, trapezisti,clown e animali esotici d’ogni specie. In programma l’esibizione dei giovani trapezisti Bellucci jr, capaci di eseguire un triplo salto mortale mozzafiato ci sarà poi il numero della «libellula dell’aria» Miss Alona, contorsionista del cerchio aereo che effettuerà una serie di evoluzioni ad alta quota altre peripezie aeree vedranno protagonista la giovanissima Roberta Bellucci, acrobata che utilizza nastri e tessuti. I trasformisti Mitin mostreranno la loro capacità di mutare abito nello spazio di un secondo, mentre il duo Russinov della scuola di Mosca presenterà il numero della ruota acrobatica. Ci saranno poi vari numeri con gli animali: Yvette De Rocchi Bellucci presenterà un carosello con dieci cavali arabi in libertà, mentre Mario Bellucci si esibirà sia in un numero che coinvolge elefanti arabi ed africani all’interno di una scena a tema «Carnevale di Rio», con tanto di ballerine di samba, sia in una parata di animali esotici durante la quale cavalcherà il rinoceronte Kunta. Ma chi non ama i rettili certamente non si godrà il numero di Kaw Kawak che, vestendo i panni di un novello Indiana Jones, se la spasserà allegramente tra serpenti, caimani e coccodrilli.

 

Da Il Mattino del 29-10-06

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