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Stampa: “La storia di Tresy Takimiri”

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Dalle esibizioni fin da bambina con i Takimiri a “Squadra di Polizia” passandoper le interpretazionial fianco di Anthony Hopkins
Una montegranarese alla ribalta, dalle fiction al ruolo di protagonista in un film
Dal circo al cinema, la storia di Tresy

MONTEGRANARO – Avrebbe potuto montarsi la testa. Non l’ha fatto. Anzi, conserva ancora tutta quella naturalezza di una giovane diciannovenne, bella, talentuosa, con grinta e tenacia da vendere e soprattutto con un importante sogno nel cassetto da realizzare: sfondare del tutto nel mondo del cinema. Perché, lei, del mondo del cinema e della televisione ne fa già parte. E con un curriculum di tutto rispetto. Forse a Montegranaro non lo sanno neppure che una stella sta nascendo in città. Si tratta di Tresy Taddei, attrice, ma conosciuta anche per essere parte di quella grande famiglia che prende il nome di Takimiri. Sì, proprio loro, quegli artisti che fanno parte della tradizione circense e che nel comune calzaturiero hanno scelto di vivere da qualche anno a questa parte. Ma, forse, neppure questo tutti lo sanno nonostante il nome Takimiri sia uno di quelli più noti nel mondo del circo. Stasera, Tresy sarà in tv alle ore 21.00 tra i protagonisti della fiction La Squadra 3. Ma, tutti i riflettori saranno puntati su di lei dall’8 al 13 ottobre al Festival Internazionale del Cinema di Roma quando sarà presentato il film, in uscita poi nelle sale a gennaio, Uno su due che la vede protagonista insieme a Fabio Volo. La regia invece della pellicola è di Eugenio Cappuccio. E’ stata acrobata, ballerina con gli hula hop sotto quel tendone che l’ha vista crescere, su quella scena nella quale ha debuttato quando aveva solo due anni. Non si riusciva a tenerla in camerino, confida la mamma Tiziana. Ed è a lei che Tresy deve la passione per il cinema. Il primo provino di questa ragazza, bella ma anche brava, risale all’età di otto anni. Una scommessa vinta. Perché da lì in poi è stato tutto un crescendo. Una continua ascesa. Ha recitato, giusto per citarne qualcuno, nel film La Medaglia, vincitore di vari festival al fianco di Franco Nero e di Antonella Ponziani. Ancora, nel film Titus con attori del calibro, e che calibro, di Anthony Hopkins, Jessica Lange e Laura Freser. Conta poi la partecipazione in fiction come don Matteo 3 con Terence Hill o Non lasciamoci più con Fabrizio Frizzi. Ma l’elenco, comunque, è ben più lungo e comprende anche la pellicola con Fabio Volo che uscirà nelle sale a gennaio e che, dall’8 al 13 di ottobre, sarà protagonista del Festival Internazione del Cinema di Roma. Un talento naturale quello di Tresy, una passione la definisce papà Ulisse che orgoglioso racconta quando, Anita Sanders, per capirci la stessa che ha cresciuto cinematograficamente Judy Foster, guardando gli occhi di sua figlia disse che le ricordavano proprio quelli dell’attrice americana. Tresy sta vivendo questo momento con la massima tranquillità, impegnandosi in quello che sta facendo, dividendosi tra i set e Montegranaro, dove c’è sempre la sua famiglia, senza neanche un grillo per la testa. C’è chi se l’è montata per molto, molto, meno. Lei invece no. E’ successo – spiega Ulisse Takimiri – che neppure persone vicine a lei, come per esempio i compagni di classe, sapessero che lei era, è, un’attrice. E che lo sarà. Perché, non serve neppure dirlo, Tresy ha intenzione di continuare a percorrere questa strada. Con quel sorriso, quella grinta, quella riservatezza, quell’umiltà che oggi sono i suoi punti di forza. E con al fianco la sua famiglia.
(Da Il Corriere Adriatico – 21/09/2006)

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