Padrone circo ancora in gabbia
Latina,ha passato la notte con le tigri
Mario Sali, il proprietario del circo “Fantasy” che da giovedì minaccia di suicidarsi se non sarà risolta la questione legata al sequestro dei suoi animali, ha passato la notte in gabbia con le sue due tigri. Il magistrato di Roma che segue il caso delle tigri sequestrate è però in ferie, mentre quello di Latina, interpellato dall’avvocato di Sali, non intende adottare provvedimenti.
Il proprietario del circo non demorde e continua a minacciare di uccidersi se non avrà una risposta. “Da quando sono andati via gli agenti della forestale non s’è più visto nessuno, hanno abbandonato quest’uomo”, ha detto l’avvocato Pietro Marsili, che è preoccupato per lo stato di salute del suo assistito.
“Sta dando in escandescenze – ha affermato – gli animali sono nervosi, mi auguro che non accada il peggio”. Resta il fatto che le tigri, secondo il tribunale di Roma, vanno trasferite in una riserva Wwf nei pressi di Grosseto e che il provvedimento non è stato eseguito per mancanza di mezzi idonei.
L’uomo sostiene, invece, di essere vittima di un grosso equivoco e di aver diritto a tenere con sé gli animali.
Da TG com del 11-08-06
Pronto ad uccidersi per difendere le sue tigri
Il titolare del circo «Fantasy» si è rinchiuso in gabbia con otto belve per protestare contro il loro trasferimento
LATINA Mario Sali ha preteso di parlare col magistrato. Ma i felini verranno spostati lo stesso in un centro Wwf in Toscana
dI ALBERTO DALLA LIBERA LATINA — Si è chiuso nella gabbia insieme alle sue tigri per protestare contro il provvedimento di sequestro e trasferimento degli animali minacciando di suicidarsi. Mario Sali il titolare del circo «Fantasy» ha deciso di entrare nel recinto della gabbia dove vivono gli otto felini, parcheggiata in un terreno a Borgo Piave nei pressi di Latina. Ieri mattina Sali ha aperto la porta della recinzione da circo e con un coltello in mano ha chiesto di parlare con il magistrato dichiarando di essere pronto a ferirsi per poi darsi in pasto alle tigri affamate. La zona è off-limits, a nessuno è permesso di avvicinarsi perchè le tigri potrebbero innervosirsi. Già martedì scorso la guardia forestale aveva tentato il trasferimento degli animali eseguendo un provvedimento del P.M. Claudia Terracina. Trasferimento rinviato perchè i mezzi necessari allo spostamento delle tigri erano stati trovati smontati all’arrivo degli agenti. Non appena il camion e il rimorchio saranno rimessi a posto, il trasferimento verso il centro di accoglienza del Wwf toscano di Semproniano, in provincia di Grosseto, dovrebbe essere pronto. Mario Sali però non molla, da sempre ha ritenuto ingiusto il provvedimento, dichiarandosi innamorato delle sue tigri. Sul posto anche ieri gli uomini coordinati dal vice questore aggiunto Maria Rosaria Esposito e il Nucleo investigativo per i reati contro gli animali della guardia forestale oltre a una pattuglia dei carabinieri, i vigili del fuoco di Latina e un’ambulanza del 118. Tutti sotto il sole cocente del mattino e del primo pomeriggio in attesa che la situazione si sbloccasse. Nell’area di sosta a controllare l’evolversi della vicenda anche il legale di Sali, Pietro Marsili, che oltre a ricordare che il camion per trasportare le tigri non sarebbe idoneo, secondo una perizia che era servita anche come motivo del sequestro, ha dichiarato che ci sarebbero altri interessi intorno ai felini. Nel febbraio scorso il circo Fantasy era stato smantellato in fretta e furia da una piazza di Roma nella zona tra la Casilina e la Tiburtina facendo perdere ogni traccia. Subito dopo la forestale aveva contestato a Sali proprio il maltrattamento di quegli animali che erano stati ritrovati poco distanti da Latina. Lo scorso 22 febbraio un nuovo provvedimento di sequestro delle tigri aveva portato Sali alla decisione estrema di rinchiudersi nella gabbia con le tigri minacciando di darsi fuoco insieme ai poveri felini. La vicenda che ha sollevato numerose polemiche in tutto il paese non sembra però aver toccato in maniera forte le associazioni degli ambientalisti che in questi giorni sembrano aver abbandonato al loro destino le otto tigri. Gli animali sono costretti a vivere nel rimorchio-gabbia per il trasporto che sicuramente non è un luogo adatto ad accoglierli. Inizialmente le tigri erano dieci ma in pochi mesi sono stati due i decessi. Secondo il proprietario si troverebbero invece in buone condizioni di salute e non sarebbe necessario il trasferiemento.
Da Il Tempo.it del 11-08-06
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