68 milioni di euro dalla Provincia di Torino per la formazione professionale
Diventare attori, meccanici, artisti di circo, giornalisti, operai, orafi o muratori. E’ molto vasta l’offerta dei corsi di formazione professionale per giovani disoccupati che da settembre partiranno a Torino grazie all’impegno finanziario della Provincia che ha stanziato 68 milioni di euro. Il primo bando si rivolge a oltre 7.000 ragazzi fra i 14 e i 16 anni, circa il 4% di chi non prosegue una scuola una volta terminate le medie oppure rinuncia a studiare dopo un’esperienza negativa. Si tratta di 160 corsi biennali e triennali per imparare una professione nei settori dell’abbigliamento, della ristorazione, dell’oreficeria e dei trattamenti estetici oppure per diventare grafici, meccanici, impiantisti o operatori edili. ”Le agenzie formative selezionate dalla Provincia attraverso un bando -spiega il presidente Antonio Saitta- sono pronte ad intercettare quell’ampia fascia di giovani che rischia l’abbandono. Questo e’ un anno particolarmente delicato, un periodo di transizione fra e la futura impostazione del ministro Fioroni, alla luce dei ragionamenti che il nuovo governo sta facendo sulla possibilita’ di innalzare l’obbligo scolastico e formativo a 16 anni”. Per Saitta quindi ”il ruolo delle Province nella formazione professionale e’ delicato e determinante e a Torino intendiamo esercitarlo consapevoli dell’importanza delle ingenti somme di denaro pubblico impegnate e delle particolari fasce di popolazione a cui facciamo riferimento”. Un secondo bando riguarda poi 665 corsi con stage in azienda rivolti ad almeno 10 mila residenti nel territorio provinciale, dal momento che sono destinati a tutti i disoccupati, dai ragazzi con piu’ di 16 anni fino ai laureati in cerca di specializzazione. Parte di questi corsi si svolgera’ nelle strutture carcerarie mentre altre saranno rivolte a portatori di handicap e, in particolare, a persone con disagio mentale. Una novita’ per il prossimo anno scolastico sara’ infine l’avvio, in tutta la regione, dell’esperienza nata in provincia di Torino sul biennio integrato che prevede che alunni del primo anno possano iscriversi ad un percorso integrato di studio e formazione che li accompagnera’ anche se decidessero di lasciare la scuola.
Da Zeronove.com del 12-08-06
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