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CHIESTO IL DIVIETO DEGLI ANIMALI A SAN BENEDETTO DEL TRONTO

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CHIESTO IL DIVIETO DEI CIRCHI CON ANIMALI ANCHE A SAN BENEDETTO DEL TRONTO

SULLA SCIA DELL’ INCIDENTE ACCADUTO NEI GIORNI SCORSI AL CIRCO DI MOIRA ORFEI, LA LAV, GLI ANIMALISTI IN GENERE ED ALCUNI PERSONAGGI IN CERCA DI FACILE NOTORIETA’, STANNO FACENDO DICHIARAZIONI/RICHIESTE PER PROIBIRE L’ATTENDAMENTO E L’ESIBIZIONE DI CIRCHI CON ANIMALI IN MOLTE CITTA’ E REGIONI ITALIANE.

A MO’ DI ESEMPIO NE RIPORTIAMO UNA, QUI DI SEGUITO, IN CUI IL SIG. PAOLO FORLI’, CAPOGRUPPO CONSIGLIARE DC- PSI DEL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO, CHIEDE ALLE AUTORITA’ CITTADINE DI PROIBIRE IL CIRCO CON GLI ANIMALI NELLA SUDDETTA CITTADINA. PENSIAMO CHE PRIMA DI METTERE NERO SU BIANCO UNA SIMILE DICHIARAZIONE OCCORRA QUANTO MENO INFORMARSI SU QUELLO CHE SI STA PER SCRIVERE. SONO CONTENUTE FRASI A DIR POCO INESATTE ED OFFENSIVE PER L’INTERA CATEGORIA DEI CIRCENSI E PER TUTTI GLI AMANTI DEL CIRCO IN GENERALE. UN PICCOLO CONSIGLIO AL SIG. PAOLO FORLI’, NELLA SUA BELLISSIMA CITTA’ IN CAPO AD UN’ESTATE PASSANO ALMENO TRE O QUATTRO CIRCHI, CHE TRA L’ALTRO LAVORANO IN GENERE TUTTI MOLTO BENE, VADA A VEDERE COME SONO STABULATI GLI ANIMALI, COME SONO ORGANIZZATE LE STALLE, COME SONO MANTENUTI E GOVERNATI GLI ANIMALI. POTREBBE TRARNE QUALCHE RIPENSAMENTO A QUANTO SCRITTO. E DA GIA’ CHE C’E’ PERCHE’ NON PARLA CON QUALCUNO DEGLI SPETTATORI CHE AFFOLLANO I TENDONI ANCHE NELLE CITTA’ ATTORNO A SAN BENEDETTO MAGARI TROVEREBBE QUALCUNO DISPOSTO A SCHIARIRGLI LE IDEE ….. ED EVITARGLI FIGURACCE SUI GIORNALI.

QUANTO SOPRA SCRITTO, VALE NON SOLO PER L’ ARTICOLO SOTTO RIPORTATO MA ANCHE A RISPOSTA AI VARI ARTICOLI USCITI SUI QUOTIDIANI NAZIONALI E RIVOLTE A VARIE ZONE D’ITALIA. IL PROBLEMA E’ CHE LA RISPOSTA NON DEVE VENIRE DA PARTE DI NOI AMICI DEL CIRCUSFANS, MA DOVREBBE VENIRE DIRETTAMENTE DA CHI E’ INTERESSATO/COINVOLTO, DALLE AUTORITA’ GIUDIZIARIE E POLITICHE. IL CIRCO LAVORA BASANDOSI SU UNA LEGGE DELLO STATO ITALIANO. AL POSTO DI FARE DICHIARAZIONI A VANVERA, CHE DATO IL MOMENTO STORICO E LA FASE POLITICA LASCIANO QUALCHE DUBBIO, IL CIRCO NON LO DIFENDE NESSUNO MA ATTACCARLO CONSENTE DI FINIRE FACILMENTE SUL GIORNALE E DI FARSI UN PO’ DI PUBBLICITA’ GRATUITAMENTE MAGARI SVIANDO L’ ATTENZIONE DA QUALCHE PROBLEMA UN POCHINO PIU’ GRAVE (ED IN ITALIA SAPPIAMO QUANTI CE NE SONO), SE QUALCUNO E’ CERTO DI AVERE INFORMAZIONI SICURE SU ANIMALI IMPORTATI ILLEGALMENTE, ANIMALI MALTRATTATI O PEGGIO ANCORA SEVIZIATI FACCIA LA CORTESIA DI DI NON SCRIVERLO SU UN GIORNALE MA DI RIPORTARLO A CHI DI DOVERE.

UN’ ULTIMO CONSIGLIO AL SIG. PAOLO FORLI’ AL CIRQUE D’ HIVER GLI ANIMALI CI SONO ECCOME. E, TRA L’ALTRO, BUONA PARTE DI QUESTI PROVENGONO DA CIRCHI ITALIANI, TIPO LE TIGRI DI FLAVIO TOGNI CHE CI ANDRANNO PROPRIO QUEST’ANNO.

AV

Paolo Forlì. No all’uso di animali nei spettacoli circensi

 

Al Presidente del Consiglio Comunale
d.ssa Giulietta Capriotti

Al Sindaco
sig. Giovanni Gaspari

All’Assessore all’Ambiente
dott. Paolo Canducci

Il sottoscritto consigliere comunale, dott. Paolo Forlì, capogruppo Dc-Psi nel Comune di San Benedetto del Tronto, intende proporre a questo Consiglio Comunale di approvare la seguente mozione, affinché il Sindaco e di San Benedetto del Tronto applichino un’ordinanza relativa al divieto, su tutto il territorio comunale, di far eseguire qualsiasi forma di spettacolo circense o viaggiante, di intrattenimento pubblico o privato, che contempli l’utilizzo di animali.

MOZIONE

Considerato che il rispetto nei confronti della vita, dell’ambiente e degli animali è testimone di una società civile, progredita e moderna

Visto che, nei circhi, gli animali vengono procacciati con metodi brutali nei paesi tropicali ed importati in deroga alla convenzione di Washington

Rilevato che gli animali da circo, oltre ad essere prigionieri come negli zoo, sono costretti ad addestramenti crudeli ed umilianti, a subire punizioni spietate, alla detenzione a vita negli angusti carri da trasporto, ed alla destinazione al macello alla fine della loro “carriera”

Preso atto che l’attività circense nel nostro Paese è in grave crisi, anche perché sempre più persone rifiutano di assistere a uno spettacolo di violenza e derisione degli animali

Atteso che la vera arte circense, quella “rispettosa e pedagogica, quella dell’arte e non della tortura, quella dei saltimbanchi, dei prestigiatori, dei contorsionisti, dei mimi e dei pagliacci è oggi rappresentata da alcuni dei circhi più apprezzati ed a più alta redditività al mondo – Cirque du Soleil, Circus Oz, the New Pickle Circus, Cirque d’Hiver – che non fanno uso di animali

Vista la legge 22 novembre 1993 n. 473 recante “Nuove norme contro il maltrattamento degli animali” che sostituisce l’art. 727 del Codice Penale

Vista la legge 7 febbraio 1992 n. 150 e successive modificazioni ed integrazioni, con la quale lo stato italiano ha regolamentato il traffico internazionale di specie selvatiche di animali

Visto il D.M. 31/12/1979 concernente l’attuazione della convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie animali in via di estinzione

Visto il D. Lgs 30/12/1992 n. 532 modificato con D. Lgs 20/10/1998 n. 388 – attuazione della direttiva CEE 95/29 in materia di protezione degli animali durante il trasporto

Vista dei Diritti dell’Animale, proclamata il 15 ottobre 1978, presso la sede dell’Unesco a Parigi, nella quale in particolare si proclama “…nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo” (art. 10 comma b)

Preso atto che sono sempre più numerose le associazioni, i cittadini e le amministrazioni comunali che, attraverso il loro intervento stanno contribuendo fattivamente a disincentivare le crudeli pratiche di tortura nei confronti degli animali, attraverso azioni culturali e legali per fermare anche corse, palii e feste popolari con uso di animali

si chiede

di ordinare, ai fini del rispetto della vita e della tutela del benessere degli animali, che alla stregua dell’individuo umano devono essere considerati a tutti gli effetti titolari di diritti fondamentali

– che su tutto il territorio comunale sia vietata qualsiasi forma di spettacolo circense o di intrattenimento pubblico o privato, anche se effettuato senza scopo di lucro, che contempli l’utilizzo di animali, appartenenti o no a specie domestiche, nati o no in cattività.

* Capogruppo consiliare Dc-Psi

Da Il Quotidiano del 21 luglio 2006

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