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Stampa: «PiùFestival». Grandissimo successo di «Terrain vague»

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«PiùFestival». Grandissimo successo di «Terrain vague», suggestivo spettacolo di Mourad Merzouki

 

Acrobazie dietro un recinto

 

E stasera al Sociale la compagnia Käfig propone «Récital»

 

di Francesco De Leonardis

 

«Terrain vague» è un pezzo di terra incolta delle periferie, reliquia d’erba che stenta in mezzo ai palazzi, dove si può venire liberamente per giocare, per incontrarsi, per vivere momenti di libertà ai margini della città che cresce. È un «non luogo» per eccellenza, uguale in tutto il mondo, dove ieri si ritrovavano i ragazzi della «via Gluck» e oggi è popolato dall’umanità multietnica delle banlieu.
A questa umanità del «terrain vague» si è ispirato Mourad Merzouki, fondatore della compagnia Käfig, per lo spettacolo che ha presentato l’altra sera con grandissimo successo a “PiùFestival”.
«Terrain vague» incarna benissimo lo spirito di quel meticciato linguistico che è alla base del nuovo circo perché Mourad Merzouki è riuscito a fondere perfettamente la danza (in questo caso l’hip-hop) con le acrobazie del circo cercando comunque anche una dimensione teatrale fatta di personaggi che si muovono in scena con un carattere preciso e quasi anche con una psicologia. Partendo dall’hip-hop, che è legato al bisogno espressivo dei giovani delle periferie urbane, ha costruito una coreografia molto vivace che, attraverso scene successive, «racconta» i rapporti che nascono e si sviluppano tra un gruppo di sfaccendati che vivono le loro giornate entro una sorta di recinto-palizzata, oltre il quale si intravede il profilo delle ciminiere e delle case sotto un cielo dominato dalla luna piena e da due stelle luminose.
Ragazzi sfaccendati giocano a rubarsi il cappello, una ragazza con la valigia si aggira spaesata in cerca di non si sa bene cosa, una vecchia arranca a fatica appoggiandosi ad un bastone e un palo stradale fa da pertica su cui si fanno acrobazie e illumina dall’alto la brulicante umanità che vive ai margini della grande città. Talvolta c’è spazio anche per il sogno e ci si ritrova burattini disarticolati che danzano entro una ragnatela di fili colorati. Le musiche di As’N, cariche anche di sonorità mediterranee, hanno creato forti suggestioni e l’abilità degli interpreti, che non è solo fatta di tecnica ma anche di espressività, hanno affascinato gli spettatori.
Un grandissimo successo. Alla fine ci sono stati applausi interminabili e calorosissimi, a cui gli interpreti hanno risposto esibendosi simpaticamente in un bis di hip-hop.
Questa sera e domani, alle ore 21.30, è ancora al teatro Sociale con un altro lavoro, «Récital», una creazione del 1998 per cinque danzatori e un musicista. Da non perdere.

 

Da BresciaOggi, 19-06-06

 

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