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Nasce Nomad Adventure

 

La società di Trichiana ha organizzato il concerto per gli 800 anni della Mongolia

 

Si ispira ad Overland di cui ne condivide lo spirito avventuriero. Ma rispetto all’arcinota carovana colorata di arancione che gira il mondo in lungo e in largo, intende dare un taglio più antropologico alle sue imprese: è , neonata società a responsabilità limitata che ha sede legale a Trichiana, guidata dai bellunesi Aurelio Rota e Silvia Veronesi.Viaggio-avventura dunque, ma con un ottica più focalizzata all’aspetto storico-artistico-culturale «anteponendo la persona del luogo quale testimone vivente dei fatti e collegamento con il passato» precisa Silvia Veronesi.

Il primo importante progetto che sta per concretizzarsi è in occasione degli 800 anni dell’impero di Genghis Khan. è la meta, la tappa ma anche lo spunto per il concerto che hanno organizzato e che sarà in giro per l’Italia dalla prossima settimana, in cui si esibiranno l’Ensamble Mongola con la partecipazione di artisti del calibro di Franco Battiato, Teresa De Sio, Cristiano De Andrè e Mauro Pagani i quali reinterpreteranno le sonorità del lontano Paese Asiatico.

Si comincia il Pordenone, quindi il giorno dopo a Firenze, Bologna il 24, Macerata il 25, Roma il 26 e concerto conclusivo nella città di Ulaanbatar in Mongolia il 12 luglio. Con la partecipazione di tutti gli artisti che si alterneranno nelle tappe precedenti.

Le celebrazioni proseguiranno nei mesi di settembre ed ottobre in varie città italiane dove saranno organizzate mostre di pittura e foto con l’esposizione di oggetti della tradizione mongola. L’atto finale del progetto sarà a maggio 2007 quando una carovana composta da una ventina di persone con tre camion, proprio stile Overland, partirà alla volta della Mongolia per un viaggio-avventura che durerà alcune settimane. Nel gruppo ci saranno anche alcuni artisti italo-mogoli che porteranno uno spettacolo di circo-teatro lungo l’antica via della seta.E Belluno, in tutto questo ambaradan cosa c’entra? Nulla. A parte l’organizzazione che appunto è all’appanaggio della società bellunese. Rota si toglie un sassaolino dalla scarpa e alla domanda perchè Belluno non è stata scelta per un concerto o per una mostra, risponde: «Perchè i progetti culturali di comune e provincia non si sposano con i nostri. Per loro c’è il teatro davanti a tutto e tutti».

Beppe Iafisco

 

Da Il Corriere Adriatico del 15-06-06

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