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Stampa: Mario Sali dichiara “TIGRI IN TOSCANA? MI UCCIDO”

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TIGRI IN TOSCANA? MI UCCIDO ….

 

I loro occhi guardavano, studiavano, …

 

 

 

 

 

 

I loro occhi guardavano, studiavano, sembravano voler puntare. Eccole le tigri che, ieri mattina, sarebbero dovute andare via dall’area di Borgo Piave, alle porte di Latina, per essere trasferite in Toscana: in un centro di recupero ad hoc.
Ma il blitz che gli agenti del Corpo forestale dello Stato avevano previsto è sfumato dinanzi alla veemente quanto plateale protesta di Mario Sali, 52 anni, domatore e proprietario del Circo Fantasy che a Roma ha messo sotto sequestro l’8 febbraio scorso.
«Mi uccido, mi tolgo la vita ha sibilato Sali agli agenti le mie tigri sono la mia vita… ». Poi ha afferrato una bottiglia piena di gasolio e si è chiuso in una delle gabbie del grande Tir dove c’erano, separate da lui, anche quattro delle dieci tigri.
«Andate via ho mi dò fuoco», ha ribadito agli agenti della Forestale coordinati dall’ispettore capo Claudio Maceroni che è al vertice della Stazione di Latina. La mattina piovosa quanto uggiosa ha così assunto i toni di un melodramma: nella gabbia Mario Sali, uomo disperato e circense da generazioni, che non si vuole rassegnare al provvedimento della Forestale e si ritiene vittima di una trama degli animalisti.
Così a Borgo Piave non c’erano solo diciotto agenti armati della Forestale. Dinanzi a quell’uomo chiuso in gabbia accanto ai suoi grossi felini e perdipiù con una molotov casareccia che poteva accendere da un momento all’alto, sono accorsi anche i vigili del fuoco e le ambulanze del ”118“. L’ipotesi che il domatore-proprietario del piccolo circo Fantasy si trasformasse da un momento all’altro in un ”bonzo“ avvolto dalle fiamme non era certo peregrina: «Mi state rovinando spiega Sali senza le mie tigri, senza i il numero del domatore che senso ha avere il circo? Che senso avrebbe vivere?».
Dalla Toscana, dal Crase (Centro recupero animali selvatici ed esotici) che ha sede nel piccolo comune di Semproniano (Grosseto), erano arrivati anche due tecnici con il veterinario Marco Aloisi che del Crase è il responsabile da cinque anni. Loro avrebbero dovuto sovrintendere al trasferimento di cinque delle dieci tigri sui camion della Forestale arrivati da Roma poco dopo le 6 di ieri mattina.
Ma l’operazione è fallita per l’azione di protesta solitaria di Mario Sali che, dopo oltre due ore di trattativa con , ha convinto tutti a desistere. E’ stato il sostituto procuratore della Repubblica di Latina, Luigia Spinelli, a firmare il provvedimento di sospensione del trasferimento dei felini.
Come si ricorderà la vicenda del circo Fantasy coinvolge Latina solo per la fuga da Roma messa in atto, l’8 febbraio scorso da Mario Sali e dai suoi collaboratori con quattro tir carichi di cammelli, dromedari, pony, tigri e coccodrilli. Due tir vennero intercettati poche ore dopo sulle strade della Capitale, altri due invece raggiunsero Borgo Piave e in particolare l’area di sosta della famiglia Montico. Qui vennero scoperti e dal 9 febbraio tigri, cammelli e dromedari sono sotto sequestro in attesa del trasferimento in un’area più adatta al loro stazionamento. Il trasferimento sarebbe dovuto iniziare ieri mattina, ma la protesta di Mario Sali ha sventato il “viaggio” verso resto è nelle parole di Gaetano Montico, 60 anni, segretario nazionale dell’Associazione nazionale circense: «Siamo dinanzi a un sopruso al quale ci ribelliamo, se Mario Sali ha sbagliato che paghi lui, ma non i suoi animali». E il loro legale, Pietro Marsili, del Foro di Roma sta anche approntando un ricorso al Tar, il tribunale amministrativo regionale.
Resta il reato al quale il proprietario del circo Fantasy è chiamato a rispondere: proprio maltrattamenti nei confronti degli animali.

 

Da Il Messaggero del 24-02-06

 

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