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Sicilia: devastata la spiaggia di Capaci per il circo di Moira Orfei

 

condanna la regione Sicilia per non aver chiesto al Ministero dell’Ambiente le autorizzazioni a intervenire in un’area tutelata, sebbene questo sia previsto dalla legge.

 

L’incredibile vicenda della spiaggia protetta di Capaci (Palermo) devastata dalle ruspe per fare attendare il Circo di Moira Orfei continua a svelare nuovi scenari che coinvolgono direttamente l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Ambientali diretto dall’Assessore Pagano. Secondo il Sottosegretario di Stato Nicola Bono, infatti, non comunica bimestralmente, così come previsto dalla legge, gli atti autorizzativi relativi ad interventi in aree vincolate – riporta ra le aree vincolate rientra sicuramente, secondo il Sottosegretario Bono, anche quella della spiaggia di Capaci oggetto della denuncia dei lavori eseguiti per fare attendare il Circo di Moira Orfei. Le ultime dune di sabbia dell’intera provincia di Palermo erano protette addirittura fin dal luglio 1986 grazie all’emanazione di un Decreto di tutela della stessa Regione Sicilia. Secondo gli Uffici del Senato proprio questa area, tutelata dalla legge, avrebbe subito “i danni prodotti dall’insediamento circense”.

La vicenda si arricchisce di altri inediti particolari. Secondo dei DS Chiara Acciarini, ritornata a chiedere con forza al Ministero dei Beni Culturali la revoca dell’incredibile patrocinio concesso al Circo di Moira Orfei, di Porto di Palermo pur non essendo competente per ambito territoriale, avrebbe già constatato l’effettiva avvenuta rimozione delle dune di sabbia, così come denunciato dalla LAV. Inoltre, secondo “non vi è stata alcuna smentita alla notizia secondo la quale, così come ha tentato di sminuire il Sindaco di Capaci, i lavori ai danni delle dune di sabbia, sarebbero stati realizzati in economia grazie ad un lavoretto da niente di appena 3000 euro”.

“Quanto riferito ieri nell’Aula del Senato – ha concluso Giovanni Guadagna della LAV – è gravissimo. Avevamo chiesto il sequestro dell’area tutelata ed apprendiamo ora dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali che l’Assessorato diretto dall’On.le Pagano non comunica neanche le autorizzazioni agli interventi in aree tutelate, sebbene questo atto sia previsto per legge. L’area dove ha fatto arrivare il suo circo carico di animali in gabbia che ancora oggi pagano la reclusione imposta dalle esigenze commerciali del circo, erano l’estremo ultimo lembo di bellissima costa a dune di sabbia scampata al cemento abusivo dei palazzinari mafiosi della villeggiatura di ferragosto a due passi dal mare. Ci chiediamo come sia possibile, ad esempio, continuare a parlare di leggi sul condono edilizio, quando gli stessi Uffici dello Stato non possono sapere, considerate le inadempiente dalla Regione Sicilia, quali alterazioni all’ambiente, addirittura nelle aree vincolate, sono state apportate dai padroni del calcestruzzo”.

 

di Redazione (redazione@vita.it)

 

Da Vita non profit del 24-01-06

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