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CIRCO AMERICANO A BRESCIA

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L’American Circus si fermerà a S. Polo dall’1 al 13 novembre: tigri, elefanti e acrobati tra luci laser ed effetti speciali
Circo, la magia sotto il tendone
In pista con gli artisti del «Barnum» ci sono gli eredi della dinastia Togni

 

“American Circus”: un nome che è una garanzia di spettacolo e divertimento per un pubblico di tutte le età. Soprattutto perchè, accanto al nome, c’è anche un cognome: Togni, quello di Cristina, Flavio e Daniele Togni, gli eredi della leggendaria famiglia di artisti circensi che porteranno a Brescia la loro magia dall’1 al 13 novembre (piazza divertimenti, a S. Polo).
Lo spettacolo, che oltre ai Togni riunisce gli artisti dei mitici circhi americani Ringling e Barnum, si svolge su tre piste. Dalla suggestiva immagine di apertura, l’incontro tra una bambina e un clown, ha inizio un’incessante serie di numeri mozzafiato e colpi di scena: parte la giostra dei cavalli con una incredibile ballerina-acrobata che danza sulla groppa dei destrieri, segue il giocoliere che si esibisce su un cavallo bianco.
Cavalli che diventano 40 quando in pista scendono i fratelli Togni per il loro numero equestre di alta maestria, che attraversa le tre piste a dare un saggio di un’arte millenaria quale è appunto quella del circo equestre.
Ma questo è solo l’inizio di una serata in cui tradizione e linguaggi circensi contemporanei si fondono in un mix di citazioni del circo storico e tecniche scenografiche tra le più avanzate e tecnicamente sofisticate.
Lo si comprende pienamente quando, dopo i cavalli, viene il momenti degli elefanti del Mitologic show, 13 elefanti cavalcati da “tigri umane” in un numero che unisce la magia degli animali a un tripudio di luci laser ed effetti speciali.
Sarà sempre Flavio Togni ad aprire la seconda parte dello spettacolo, entrando nella grande gabbia con cinque rarissime tigri (bianche, rosa e reali del Bengala). Poi luci e acrobazie per il set intitolato “Acqua, vento e fuoco”, ideato dal coreografo francese Claude Lergenmuller, che prevede un’esplosione di proiettili infuocati sotto la volta del tendone, volteggi nel vuoto a disegnare una vera e propria danza aerea, giochi d’acqua con cascate e fontane di luce.
Gran finale con i giocolieri russi della famiglia Gibatulin e l’irresistibile clown Devis Vassallo, per uno spettacolo che, senz’altro, è più da vedere che da raccontare a parole. E a Brescia si potrà vedere anche gratis o a metà prezzo grazie all’eslcusivo trattamento riservato ai lettori di Bresciaoggi (si veda box sottostante per i dettagli).
È davvero un grande spettacolo quello che sta per arrivare a Brescia, possibile grazie alle dimensioni e alle grandi professionalità di una vera e propria fabbrica del divertimento ambulante.
Del resto l’American Circus può essere paragonato ad una piccola città viaggiante, completamente autosufficiente ogni tappa della tournée prevede, ad esempio, lo spostamento di 148 carovane abitazione, di tre enormi scuderie, di 40 grandi camion e di due treni speciali per il trasporto degli animali e delle strutture.
Il materiale per il montaggio del tendone, che misura 50 metri per 80 e ha una capienza di 4.000 posti, viene spostato su 60 carri. L’operazione di montaggio, che richiede solo 6 o 7 ore – mentre per smontarlo sono sufficienti 4 ore – impegna 200 persone. È davvero un’industria della magia.
E ancora numeri, perchè è doveroso specificare che l’American Circus è una realtà complessa, grandiosa, in cui nulla è lasciato al caso. Per esempio bisogna tenere presente che – mentre in inverno il circo tocca i centri più importanti, arrivando a fermarsi nella stessa città anche un mese – durante l’estate la tournèe costringe a spostamenti ogni 4 o 5 giorni, con l’impegno che ne consegue. Due gruppi elettrogeni indipendenti da 400 kilowatt forniscono, attraverso 2500 metri di cavi, l’energia alle 18.000 lampadine ed ai 520 tra riflettori, scanner ed effetti speciali che trasformano il circo in un mare di luci e rendono possibili gli effetti del numero “spaziale” con gli elefanti.
All’American Circus convivono circa 400 persone e va sottolineato che questa moltitudine è composta da artisti e tecnici di nazionalità e religione diversi. Molto vario e “internazionale” anche lo zoo del circo, composto da 13 elefanti indiani, 60 cavalli, 8 tigri tra le più rare al mondo, bianche tabi, rosa e Reali del Bengala, scimmie, ghepardi, orsi, cammelli, zebre.r.s
(da “Brescia Oggi” del 12/10/2005)

 

Locandina American Circus a Brescia

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