
BISCEGLIE Si conclude questa sera con gli ultimi due spettacoli (alle 17 e alle 19) la tappa del grande circuito circense
Circo Darix, l’assalto agli ultimi tagliandi
Oltre a giocolieri, ballerini e pagliacci gli spettatori hanno potuto visitare lo straordinario zoo viaggiante
BISCEGLIESi conclude stasera, con due spettacoli alle 17 e alle 21, la tappa del circo Darix a Bisceglie. Presentando l’apposito tagliando della «Gazzetta del Mezzogiorno», presso l’edicola Troilo di via Mauro Giuliani si riceve in cambio (fino ad esaurimento) uno degli ultimi quaranta biglietti per entrare gratuitamente al circo. I lettori hanno partecipato con grande entusiasmo all’iniziativa della «Gazzetta – edizione del nord barese». Sotto la tenda del Darix, nell’area di via San Martino, si esibisce con grande maestria la famiglia Sabel che dialoga con orsi, cavalli e cani da slitta. Con loro sfilano la grande giraffa, l’intelligente elefante ballerino, l’ippopotamo ed i cammelli che incuriosiscono non solo i bambini. Ma lo zoo viaggiante ospita molti altri animali. Molto divertente è l’ironia del clown trombettista Di Lello con il suo taxi comico da crepacuore sulla quale tenta di far salire Mary Poppins. A far da cornice sono le splendide ballerine nel sexy can can, con costumi policromi. Lascia di stucco il duo Sambiase per l’abilità nel giocare con birilli e cerchi e col fiato sospeso si rimane ad osservare il numero di contorsionismo di Alexandra. I termini più «gettonati» riportati sul tagliando dai lettori della «Gazzetta» per definire che cos’è il circo sono stati prevalentemente: divertimento, stupore, fantasia. Per Franco Ricchiuti è «estasi», mentre Pietro De Mango sottolinea che ci sono «grande preparazione, professionalità e sacrifici». Angelo Veneziano scrive che il circo «invia messaggi di pace a tutte le etnie» e per Sergio Di Clemente «è la migliore invenzione dell’uomo capace di stupire e di far sognare noi bambini». Nella realtà si cala Ada Musci: «il circo è un sospiro di sollievo nell’amara pantomima della vita». Per Donato Caprioli lo spettacolo sotto la tenda ha un effetto terapeutico: «è l’unico posto dove non mi sento pazzo». E per Maddalena Quercia «è la parte buona di ognuno che si esprime in suoni, azioni, colori e giochi». Insomma uno spettacolo che merita l’applauso di tutti, considerando le difficoltà che si sopportano per la gestione di una compagnia circense. Infatti, chi entra col biglietto omaggio, è chiamato a sostenere la causa prendendo in fitto i cuscini per sedersi e facendo una foto ricordo. Ma anche l’occhio vuole la sua parte, come sostiene Gregorio De Mango: «spettacolo e soprattutto belle ragazze». Applausi ed arrivederci al circo Darix.
Luca De Ceglia
Da La Gazzetta del Mezzogiorno on the web
del 03-10-05
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