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Stampa: “Purtroppo torna il circo a Lecco”

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Un articolo “equilibrato”, moderato, e che denota senso critico e apertura verso il circo…ancora una volta la LAV ha colpito…ignorando…ma chi ha trascorso il Natale del 2004 a Roma??? E’ meglio che vadano ad informarsi…

Ma questo è un giornale o una pubblicazione autonoma e antagonista di qualche scombiccherato centro sociale di quartiere??? Mahhh…

Cani, gatti & co. Purtroppo torna il circo:
meglio i cagnolini in centro

di Michela Brambilla
Purtroppo, in città è arrivato il circo. Gli amanti degli animali, così come le persone che ritengono giusto rispettare i diritti di tutte le creature viventi, avevano tanto sperato che l’amministrazione comunale lecchese seguisse l’esempio di quella di Roma, o di altre città italiane, chiudendo la porta in faccia alla signora Moira Orfei. In quelle occasioni, i sindaci hanno emesso una serie di ordinanze che vietavano gli spettacoli con animali sull’intero territorio comunale. Il circo di acrobati è rimasto quindi il benvenuto ovunque ma non è possibile sfruttare a scopo di lucro delle povere bestie nate per essere libere. Una grande dimostrazione di civiltà alla quale, purtroppo, non abbiamo ancora assistito a Lecco. Così, dopo la mostra di cuccioli malati dell’est, anche quest’anno, non ci è stato risparmiato neppure questo anacronistico spettacolo. La Lav – lega antivivisezionista – ha realizzato un ampio dossier proprio su questo tema, evidenziando come lo spettacolo circense sia basato su una continua violenza perpetrata agli animali. Dalle condizioni di detenzione, spazi ristretti, catene e gabbie, al trasporto in carrozzoni/contenitori, per finire con l’addestramento, spesso coadiuvato con bastoni, fruste, finalizzato a soggiogare l’animale alla volontà dell’uomo e costringerlo a ripetere ridicoli ed innaturali esercizi. È difficile dire con precisione quanti animali siano attualmente prigionieri dei circhi perché manca un’anagrafe ed è impossibile eseguire un censimento serio, vista l’abitudine dei circensi di scambiarsi gli animali e parcheggiarli, a volte, in zoo o strutture fisse. L’associazione ha comunque stimato che in Italia siano almeno un migliaio gli animali costretti a questa vita. Così bisonti, ippotami, elefanti, tigri, leoni, orsi, coccodrilli e tanti altri, abbruttiti dalle allucinanti condizioni di detenzione, attraversano la Penisola e vengono propinati ai bambini da madri che non insegnano loro che gli animali devono essere rispettati. Non è possibile, allo stato attuale, stabilire con esattezza quanti circhi vi siano in Italia. I dati degli impresari circensi parlano di 150-180, ma questa stima è in eccesso se si considera che spesso un’unica struttura assume più insegne. A parte i pochi e noti litigiosi nomi, il panorama del circo italiano è rappresentato da una miriade di piccoli impresari, e il totale delle strutture non supera i 100-130 unità. Quella dei circhi con animali è un’attività obsoleta che riesce a sopravvivere soltanto grazie ai cospicui finanziamenti pubblici e che registra un crollo verticale del pubblico pagante. Al contrario, in Francia ed Inghilterra il circo senza animali è una realtà. Tra i circhi senza violenza il più grande di tutti è il Canadese «Cirque du Soleil». Non ha mai usato animali ha 4 troupe itineranti nel mondo e da 10 anni non riceve contributi pubblici, arrivando ad incassare da solo 8 volte quanto tutti i circhi italiani. Fortunatamente, questo pomeriggio Lecco offre un altro spettacolo con animali ma, in questo caso, l’eventuale ricavato non andrà a finire nelle tasche della signora Orfei ma verrà interamente devoluto ai trovatelli ospiti del canile di Lecco. Sul lungolago, in prossimità del monumento ai caduti, alle 16, avrà luogo «Quattro zampe per la città», La simpatica manifestazione, organizzata dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane e giunta alla sua quarta edizione, si concluderà con la benedizione di tutti gli animali intervenuti – cani, gatti, uccellini ecc… – da parte di un padre del convento dei frati Capuccini. Un corteo di quattrozampe sfilerà per le vie del centro di Lecco, quale testimonianza di amore e rispetto nei confronti degli animali. Al termine del corteo si farà ritorno sul lungolago, dove verranno assegnati alcuni premi speciali a cani che si sono distinti per la loro attività a fianco dell’uomo. Non mancheranno i randagini del Canile di Lecco che faranno bella mostra di sè. SCRIVETE A «CANI, GATTI & CO.», «LA PROVINCIA», VIA RAFFAELLO 21, 23900 LECCO

Da “La Provincia di Lecco on Line” – 25/09/2005

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