
Debutta «Taoub», in«tessuto» di fili vecchi e nuovi
APPLAUSI E INCERTEZZE PER «KILO», STASERA NUOVO SPETTACOLO ALLA FESTA DEL CIRCO
Una finestra tra tradizione circense antica e contemporanea si apre stasera con «Taoub», terzo spettacolo della Festa del Circo, alle 22 nella Fossa Viscontea del Castello di Brescia (repliche domani, mercoledì 29, giovedì 30 e venerdì 1). Produzione del Collectif Acrobatique de Tanger, «Taoub» in arabo significa «tessuto», perché per il regista Aurélien Bory e i dodici interpreti (cinque della famiglia Hammich, acrobati marocchini da sette generazioni), allestire questo spettacolo è stato come incrociare i fili delle discipline di circo, teatro e video, per un effetto di grandi fascinazioni visive. Il filo rosso tra tradizione e innovazione, ha caratterizzato anche «Kilo», lo spettacolo del Centre National des Arts du Cirque che, col tutto esaurito, ha debuttato venerdì sera allo chapiteau 1 del parco Castelli (repliche alle 21.30 stasera, domani e dopodomani). Sospese su fili che scendono dall’alto del tendone, incombono sulla pista bici, carrucole, fasci di rami, carriole. Non ancora spente le luci e cessati i brusii, dal pubblico si staccano undici ragazzi e una ragazza, che allestiscono una vera orchestra di fiati, archi e percussioni. Un’ouverture nel segno della tradizione circense, ma solo per il tempo di riprendere il filo col passato e capovolgerlo. Il richiamo a un circo classico, più rottura, continua nella parata iniziale, che diventa sfilata metaforica di vite che si muovono tra oggetti, rapporti e incombenze quotidiane. C’è chi tiene in equilibrio una pila di scatole, bici o un’infilata di sedie c’è l’uomo che porta il peso della sua donna, attaccatagli a penzoloni, e un’altro che sostiene due uomini. Tutti sfilano con il loro «peso» di affetti, convenzioni, situazioni forse a dire che il vero circo, tragicomico, è la vita quotidiana. Segue un incantato tripudio di apparizioni fiabesche sconosciute e… Non del tutto: c’è il lupo col cappuccio di Cappuccetto Rosso, c’è il cacciatore con le orecchie del lupo e il Bianconiglio col cappello del cacciatore. Buoni e cattivi delle fiabe si confondono, quasi a dire che Male e Bene sono le facce della stessa medaglia. Visto il livello, peccato solo per due momenti: uno sketch mimante l’accoppiamento di due carriole nell’aria (non è il tema godereccio a disturbare, quanto la concessione ammiccante che nulla c’entra con lo spettacolo) e il gran finale. Non sarebbe stato un problema la mancata presa da parte di un’artista della compagna, dopo un salto mortale da una pedana sospesa (ne ha guadagnato la suspence), se non fosse che i due hanno rifatto il numero con esitazione, togliendo forza alla conclusione. Detto questo, gli applausi sono scrosciati entusiasti e resta indiscussa la qualità dell’evento. Biglietti al museo Santa Giulia, punti Ticketone e altro (www.festadelcirco.it): 11 € intero, 9 ridotto, 6 bambini. Info: 030.2808066. Ilaria Dondi
Da Il Giornale di Brescia del 26-06-05
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