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“Moira Orfei chiede aiuto a Ciampi”

CI RISIAMO, con l’approssimarsi delle festività natalizie il circo rischia di non avere una «casa» a Roma. E quest’anno sembra che la situazione si sia ancora più incancrenita dopo l’esibizione del Cirque du Soleil arrivato dal Canada tutt’ora sulla via Cristoforo Colombo fino a domenica prossima, che sembra aver così tanto «conquistato» l’amministrazione capitolina dall’astenersi alla concessione della stessa area a nessun altro circo che usi gli animali. E così ecco che la regina del circo Moira Orfei che quest’anno festeggia proprio a Roma i suoi cinquant’anni di attività circense si è vista dire no dal comune di Roma per un’area qualsiasi purchè dignitosa per questo show. Il veto è venuto sia per Piazzale Clodio dove fino allo scorso anno si sono esibiti i nostri più grandi spettacoli circensi, sia per l’area abituale del gruppo Orfei-Nones, di piazza Conca D’Oro, e sia per la via Cristoforo Colombo dove appunto. E fu proprio la via Cristoforo Colombo per una ventina di anni a ospitare i più grandi spettacoli delle nostre più celebri dinastie, Togni, Orfei, Casartelli, Bellucci ecc.
Dopo una serie di incontri tra Walter Nones, Moira Orfei, e il vice presidente vicario del Consiglio Comunale, Monica Cirannà, dove non è emerso niente di buono la coppia del circo italiano mediante una lettera chiede di essere ricevuti dal Presidente Carlo Azelio Ciampi e dal Premier Silvio Berlusconi.
Commovente la lettera che Walter Nones ha scritto al Presidente della Repubblica, dal quale ci si aspetta una dichiarazione che possa rendere giustizia al mondo del circo.
«Dal profondo del cuore, a nome del Circo Italiano – scrive nones – le chiedo aiuto, in qualità di operatore circense nel settore fin dalla nascita, insieme a mia moglie Moira Orfei, in attività dal 1954 nel Cinema, in Televisione e da sempre al circo (nominata nel 1982 Cavaliere al Lavoro della Repubblica Italiana dal Presidente Sandro Pertini) è giunta al 50° anno di attività, per la quale ha girato il mondo, insieme abbiamo presentato in Italia e all’estero oltre 20000 rappresentazioni, totalizzando oltre 40 milioni di spettatori dal 1961 ad oggi per un record assoluto di spettacolo e di un successo tutto italiano. Dopo vari esperimenti di nuovo circo e fantomatici festival, convegni e dibattiti, ad un anno esatto dal nostro primo accorato appello al Governo e all’incontro tenutosi presso il Ministero dei Beni Culturali con il Sottosegretario On. Nicola Bono, nulla è cambiato nei nostri confronti, anzi direi che la situazione si è aggravata pesantemente, siamo sempre più emarginati, nonostante la Legge 337 del 1968 che ci riconosce come funzione sociale e obbliga i comuni a darci le aree per poter lavorare, ciò non avviene ed in particolare le giunte di sinistra come Modena e oggi Roma si sono accanite ancora di più nei nostri confronti offrendo il fianco alle associazioni animaliste, vietandoci la concessione delle aree se facciamo uso degli animali nei nostri spettacoli».
Da parte sua La Cirinna ribatte al circo Orfei: «Sorprende che la signora Moira definisca ricatto la volontà politica espressa da una consigliera comunale leggittimamente eletta dal popolo. Abbiamo incontrato i responsabili del noto complesso con i quali ci siamo impegnati di trovare una soluzione».
Dunque una linea più morbida del comune rispetto alla chiusura totale dei giorni scorsi che però non da sicurezza a Moira Orfei che chiede garanzie sul futuro del circo dove tra l’altro lavorano anche i suoi figli. «Il nostro è l’unico spettacolo che ancora oggi tiene unite le famiglie italiane».
Francesco Puglisi
(da “Il Tempo”)

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